18 giugno 2010

Sentirsi utili

Bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare.
Ho sempre considerato poco il tipo di lavoro da fare, a mio parere è molto più significativo come ti fa sentire il lavoro che fai.
Insomma, una volta che uno si sente gratificato, cosa si può chiedere di più dal proprio lavoro (oltre a uno stipendio milionario!)?

Il lavoro che faccio tutto sommato non è male, il tempo passa anche bene.
Certo, ci sono le pecche che tutti i lavori hanno: colleghi da gestire, clienti da gestire...
Ma la parte migliore, dopo aver sentito i colleghi lamentarsi, i clienti sbraitare, aver combinato qualche cavolata che mi ha fatto sentire un' imbecille, arriva quando il capo è in ufficio.
Lui sì che sa come migliorare la mia giornata, come farmi sentire parte di un progetto lungimirante.

Al suon di
"Fai qualcosa di utile, facci il caffè"
[Guardando la parete di fronte a lui]"Scusa, gira il calendario su giugno, che altrimenti sbaglio sempre le date"(siamo solo al 18 di giugno, se avesse aspettato lo giravo direttamente a luglio!)
"Sapete fare solo dei maroni!"[e non siamo nemmeno Magistrati o sacerdoti etruschi!]
le giornate scorrono liete e ricche di gioia.

Grazie, grazie, grazie!

A proposito, come si chiameranno gli abitanti di Marone?

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