18 giugno 2008

Questa notte...

Avrei voluto dormire invece, come capita qualche volta, l'unica cosa che riuscivo a fare era guardare lo scorrere dei minuti della sveglia... è incredibile come alle volte il tempo voli e altre invece sembrano ore i minuti... e non riuscendo a prender sonno, come una condanna per chi è costretto a stare fermo quando vorrebbe agire, sono arrivati a cascata, come la pioggia che incessantemente batteva sulle tegole del tetto, i miei pensieri e i miei fantasmi...

Speravo che la pioggia potesse cullarmi come fa di solito, invece ha avuto l'effetto di una sbronza presa male, ed anzichè condurmi nel mondo nei sogni, pareva torturarmi ad ogni goccia...
E inizi a pensare... al passato ....

A quanto stavi bene in un determinato momento, che allora aveva una parvenza di eterno tanto era perfetto così com'era... A quanto ti manca quello stare bene...quella sicurezza fasulla e adolescenziale che domani starai ancora così...
poi t'imbatti nel muro del tempo e delle esigenze della vita adulta, in quella miriade di complicazioni che inizialmente erano sassolini sulla strada e ora sono montagne da scalare, e vedi pian piano allontanarsi quella sensazione di perfezione assoluta, eppure ti senti ancora sicura che domani starai bene perchè la perfezione non esiste e scalare una montagna dà più soddisfazione che camminare a valle perchè una volta che arriverai in cima sarai a un passo dal cielo...
Poi il cammino si fa sempre più tortuoso e impervio... alle volte si viene sorpresi da una valanga, alle volte decidiamo che non possiamo più salire e scendiamo, alle volte ci accontentiamo di dove siamo arrivati e ci accampiamo lì per poi non spostarci più...
Sia come sia, ci sono montagne che abbiamo scalato con tutte le nostre forze per poi ritrovarci a guardarle da valle... quelle montagne sono rimpianti, rammarici,promesse non mantenute.... e nelle notti in cui sembra che il cielo pianga la tua anima, loro ci tornano in mente per ricordarci il nostro fallimento, per ricordarci che dobbiamo ricominciare da capo, a sfidarci come per chiederci... Vuoi riprovarci?

Il presente...

Continua a piovere e non riesci a trovare una posizione che ti consoli come quando eri bambino e bastava la vicinanza di un orsetto, della mamma o del cuscino per consegnarti completamente e serenamente all'oscurità della stanza... No, in queste sere di pioggia il buio sembra solo inghiottirti per portarti in luoghi dove non vuoi andare.... ti consola il gatto ai piedi del letto... lo guardi mentre dorme e vorresti essere tu... lo coccoli come se fosse lui ad averne il bisogno... pensi al passare del tempo, al punto in cui ti trovi... Ma perchè non ho fatto una cartina mentre andavo ad esplorare la vita?Mi sento come una nave in piena tempesta, ho perso la rotta... E in questo mare vedo qualcosa che potrebbe aiutarmi ad orientarmi ma... che non sia come quando scalavo la montagna?Quando pensavo che fossela cosa giusta, che ne valeva la pena e mi sono rotta la schiena durante la salita e la discesa e sono rimasta a terra talmente tanto a guardare il cielo che mi sono detta"Ma in fin dei conti, è lo stesso cielo che vedrei da lassù, perchè fare tanta fatica...il cielo è vicino in egual modo a valle e in cima... non lo raggiungerai mai!"
Ma è nella natura umana cercare di valicare i propri limiti, prendere i frutti del ramo più alto, complicare ciò che potrebbe essere semplice...
Guardi quelli che sembrano i tuoi punti di riferimento... lo sguardo si sposta attento da un all'altro... e ti ritrovi a chiederti..."quale di loro mi sta ingannando?quale mi farà fare di nuovo guardare il cielo stesa a terra?"e se fosse per la ragione, non avresti paura di decidere, ma è perchè c'è il cuore, oh maledetto, così forte da portarti avanti così fragile da dover proteggere... che ogni volta che va in frantumi si ricompone e pensi che non potrà più fare tanto male nè dare gioie tanto grandi, si è già rotto quante volte ormai...?
Eppure come un carillon che non ti aspetti funzioni più....d'un tratto inizia a suonare...e pensi a quante volte hai già sentito quella melodia che pensavi di aver dimenticato, che volevi dimenticare... ma al suo suono come per il canto delle sirene non puoi resistere....

il futuro....
Scuro come questa notte piena di lamenti.... o limpido come l'alba di domani...
Cosa scegliere... scalare o restare a valle... prendere il largo o rimanere al porto... ascoltare la sinfonia... o chiudere il carillon?

7 commenti:

  1. Scala la montagna, ascolta la sinfonia e non chiudere il carillon.
    Ricordati, gli ostacoli sono quelle "cose spaventose" che VEDI quando togli gli occhi dalla meta.

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  2. Messa come sono,non riuscirei nemmeno a stare stesa a terra...
    bhè comunque si vedrà

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  3. Vedo che le cose non migliorano rispetto all'ultimo e ormai vetusto post....la qualità dei tuoi pensieri....mah...occhio al punto di non ritorno

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  4. Anonimo potresti almeno metterti un nome.. al di là di ciò, forse utilizzo il blog per sfogare le mie emozioni più negative per non farle sopportare agli altri...sono una persona molto positiva ma le cose belle una volta scritte sembrano perdere in bellezza mentre quelle brutte vengono circoscritte in una dimensione più limitata,ridimensionate.Per cui ben venga scriverle se poi sto meglio no?Dal prossimo post (probabilmente con l'anno venturo) racconterò barzellette!!;)

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  5. Beh, sul fatto che tu sia una persona molto positiva sinceramente nutro parecchi dubbi. Vedo anche che sei parecchio permalosa, sembra che anche tu abbia la sindrome di "quello che faccio e dico io va sempre bene e guai a chi mi contraadice".
    Comunque, la volta scorsa sono passato per caso, credo non lo farò più così non t'infastidirò. Anche perchè non sei poi così interessante come inizialmente sembra. Sembri una capace solamente di fare terra bruciata attorno a se. Anzi, direi che sei prorpio così. Comunque non mi interessa e non è un problema mio. A mai più. Ah, chiamami pure Matteo se ti interessa.

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  6. Caro Anonimo Sig. Matteo,
    dalla spropositata reazione mi sembra evidente che stia
    attribuendo ad altri la tua visione negativa del mondo,nonchè aspetti caratteriali che probabilmente ti portano alla solitudine o all'isolamento.
    Mi spiegherai dove il tuo intuito ha colto la "sostanza" permalosa nel post di risposta di Giulia.E dove la tua grande capacità analitica ha colto il suo Pessimismo Universale Assoluto senza se e senza ma all'interno di un articolo che potrebbe raccontare l'esperienza,ovviamente temporanea a circoscritta, di qualunque essere umano in grado di provare emozioni (e sono sicuro che potresti esserci anche tu lì in mezzo).Il punto è che la gente preferisce volgere lo sguardo al nulla piuttosto che guardarsi dentro, come fosse un peccato mortale conoscere e riconoscere ciò che si muove internamente,debolezze comprese.
    Per fortuna non tutti guardano ciò che ci circonda attraverso i tuoi occhi,altrimenti altro che al punto di non ritorno,manco saremmo partiti...

    Ps.Ti assicuro che attorno a lei di terra bruciata non v'è manco l'ombra..ma la cosa non ti interessa,alla fine è una persona poco interessante perchè tu ci perda il tuo prezioso tempo.

    saluti

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  7. Non capisco la reazione di MAtteo sinceramente...
    Io ho risposto scherzosamente non intendevo di certo offenderLa..
    Permalosa ... perchè?Non ho la pretesa di dire in un blog verità universali,racconto emozioni ed esperienze sono partita in un modo e durante il tragitto ho cambiato strada,tutti possono contraddirmi,sempre che vi possa essere un contraddittorio sulle emozioni..per carità forse c'è..
    Terra bruciata attorno a me...boh... non faccio sicuramente proselitismo...
    Comunque è interessante la reazione che hai avuto, avrai interpretato la mia risposta come acida , quando sì, un pò mi ha infastidito,soprattutto per il termine "punto di non ritorno" che mi dà quasi per spacciata, ma io non mi prendo così sul serio come pensi...
    Che bordello!
    Grazie anonimo2,che ora sei anonimo solo tu in quanto colui che lo era prima ora ha un nome.
    XD
    Saluti

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Siate civili nell'esporre il vostro pensiero, grazie